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XXXVIII° Playground dei Giardini Margherita
24 giugno 2019 @Playground dei Giardini Margherita - Bologna + sito internet + facebookPagellone finale 38° Isokinetic Playground Giardini Margherita
Voto 1 – A Kaffeina Koy’s-Sempre Minors Triple Basket, la partita più assurda del torneo, per condizioni di gioco, condizioni atmosferiche e, di conseguenza, basso tasso tecnico in campo. Vento, pioggia, timore di finire la partita dopo la prima azione del terzo quarto. Nuvole su nuvole in cielo, ma tante nuvole anche in campo, con le due squadre che si ostinavano a provare dalla lunga distanza nonostante la palla in aria cambiasse direzione dieci volte prima di finire in tribuna. Sarebbe potuto scendere in campo anche Lollo Nanetti e ci siamo capiti…
Voto 2 – Alla doppia, tripla, quadrupla invasione di campo di un cane, che ha fatto infuriare giocatori, allenatori, pubblico e persino Simone Motola che ha promesso, per l’anno prossimo, una tribuna per animali (esclusivamente quadrupedi altrimenti sarebbero 1000-2000 ogni sera e si spenderebbe troppo)
Voto 3 – Al marsupio e alla squadra di Jack Bonora: una compagine che, per congiunzione astrale, si ritrova in gioco per il passaggio del turno nonostante due sonore sconfitte. Coach Bonora promette Aradori e Baldi Rossi per il “win or go home”, ma alla fine non sarebbe bastato neanche lui in campo per chiacchierare, non per giocare ovviamente, distraendo gli avversari. A tutto ciò si aggiunge una prestazione rivedibile nella serata di beneficenza tra giornalisti e All Stars Couponlus: 30” intensi secondi, poi infortunio senza neanche aver corso mezza volta dalla sua area offensiva a quella difensiva
Voto 4 – Alla performance della selezione dei giornalisti: dopo il primo quarto in vantaggio, che aveva illuso un po’ tutti (anche i cani presenti), una debacle totale. A caldo rimbalzava addirittura la voce di un esonero immediato di coach Motola: quando si dice che è facile parlare e commentare dalla tribuna stampa, ma poi, in campo, è un’altra cosa…
Voto 5 – Al giovanissimo appassionato a bordocampo, al fianco del tabellone: per l’ultima settimana ha deciso di perdere la voce battezzando una delle due squadre in campo e tifandola per 48’. A fine partita li salutava uno per uno chiamando tutti “bro”, come se fosse dentro canzone di Sfera Ebbasta. Sarebbe da sufficienza perché il coro “Defense defense” in solitaria è tanta roba, ma ha causato troppi mal di testa…
Voto 6 – Al meteo, che per tre delle quattro settimane ha fatto penare addetti ai lavori e appassionati, specializzati ormai nella danza della pioggia: non si era sicuri di giocare all’aperto neanche con il sole a picco, perché le previsioni cambiavano ogni minuto. Sufficienza però, perché alla fine sono state solo due (3 partite) le serate al coperto. Alle 17 del primo giorno dei quarti di finale la pioggia ha smesso di cadere (dopo 8 ore consecutive), alle ore 20 il campo era pronto per le due partite in programma: misteri del Playground o come si dice di solito, “una truffa anche stasera?”
Voto 7 – A Farmacia Cooperativa e Jus Bologna Basket Banca Ifigest, le due rivelazioni del torneo: la prima (età media 20 anni) eliminata ai quarti di finale da Belli Comodi, dopo aver passato il turno in maniera sorprendente; la seconda, fuori solo in semifinale per mano di Kaffeina, dopo aver eliminato la più quotata Orplast nel girone e aver “fatto fuori” ai quarti Tommaso Marino e Couponlus. Quando si dice che i giovani di oggi non contano niente, ecco, non è vero
Voto 8 – Ad allenatori, vice, dirigenti, accompagnatori, vari ed eventuali. A tutti quelli che già mesi prima si preparano al Playground e lo iniziano a vivere con largo anticipo. A quelli che lo fanno di professione e a quelli che, invece, per diletto e per divertimento, si sono trovati per 4 settimane a dare indicazioni più disparate ai propri giocatori. A loro, che tra un’azione e l’altra, hanno innalzato il consumo di qualsiasi bevanda alcolica possibile ed immaginabile, che diventava integratore anche per i giocatori seduti in panchina, perché si sa, il basket e la birra sono una fede
Voto 9 – Al torneo femminile della prima settimana: due gironi, sei squadre che si sono date battaglia dall’inizio alla fine. Alle Belle Comode che vincono il trofeo (parte di loro che la prossima stagione giocherà per la Virtus femminile). Alla BSL San Lazzaro, che è uscita a testa alta da una finale bellissima davanti a tantissima gente. A Basket City in rosa, che è bellissima
Voto 10 – A Kaffeina Koy’s e a Belli Comodi Due Torri Fresk’o. A Kaffeina campione, perché non era sicuramente una delle principali indiziate a vincere, ma alla fine ce l’ha fatta; a Valerio Cucci che è volato dalle Universiadi al Playground perché ci teneva un sacco ad esserci per la fase finale e all’MVP Ranitovic, uno dei giocatori più continui durante tutto il torneo. A Belli Comodi perché non ne hanno persa neanche una sino alla finale, giocando in 8, in 9 e (poche volte) a pieno regime; ai cioccolatini di Andrea Tassinari e ai 149 punti complessivi di Tortù che, pare, abbia anche offerto una birra per ogni punto segnato (nel caso 110 e lode)
Voto 10 e lode – Alle tremila, forse più forse meno, persone che hanno letteralmente “murato” il Playground dei Giardini Margherita per la finale. Ma anche a tutte le altre che, per un mese, non si sono perse una partita, maschile e femminile. Se ci fosse stato anche un torneo under 8 o over 70, siamo convinti che ci sarebbero stati comunque litigi per un posto sui gradoni o tanti fondoschiena bagnati “perché la collinetta è umida”. Il 10 in pagella (e la lode) va a tutti voi, va a Bologna: è grazie a voi che ci sentiamo, nel nostro piccolo, una minima parte di Basket City.
Uff. Stampa XXXVIII° Playground dei Giardini Margherita
Info Torneo
- Nome: XXXVIII° Playground dei Giardini Margherita
- Data: 24 Giu 2019
- Luogo: Playground dei Giardini Margherita - Bologna