2° Trofeo Madonna del Ponte

dal 13 settembre 2024 al 15 settembre 2024 @Porretta Terme e Lizzano in Belvedere + sito internet + facebook

La Lombardia supera il Lazio e si aggiudica la seconda edizione. Il Veneto completa il podio

2TrofeoMadonnadelPonte_2024-09-15LOMBARDIA_VINCE_TROFEO.jpeg

PRIMA GIORNATA

Una prima giornata da dimenticare in fretta per la selezione maschile Under 15 dell’Emilia-Romagna, che è stata sconfitta, nella gara di esordio del “2° Trofeo Madonna del Ponte”, dalla Puglia. Nelle altre tre gare giocate tra il “PalaItis” di Porretta Terme ed il “PalaBiagi” di Lizzano in Belvedere, successi per Lazio, Lombardia e Veneto.

Sabato 14 settembre in programma altre quattro partite:
PORRETTA TERME
Ore 15.30 Emilia Romagna-Friuli Venezia Giulia
Ore 17.30 Lazio-Puglia
LIZZANO IN BELVEDERE
Ore 16.30 Marche-Toscana
Ore 18.30 Lombardia-Veneto

LAZIOFRIULI VENEZIA GIULIA 68-46 (29-14; 41-22; 61-40)
LAZIO: Rebernik 8, Pollastrelli 4, Varanese 4, Mazzanti, Polisena 10, De Benedictis, Longo 2, Rotondo 4, Asci, Iladi 14, Pasquazi 14, Pisco 8. All. Montesi.
FVG: Pugliese 7, Jogan, Bellantoni, Braini 3, Petrei, Krizman 5, Finatti 4, De Stefani, Scian 8, Giani 3, Agnolin 12, Cecutti 4. All. Donati.

La selezione del Lazio è la prima semifinalista del “2° Trofeo Madonna del Ponte”. I biancoazzurrri di coach Montesi hanno avuto ragione, abbastanza agevolmente, su un Friuli Venezia Giulia molto tenace, ma fisicamente inferiore. Il match si è deciso nei primi tredici minuti, poi il Lazio ha gestito il vantaggio fino alla sirena.
La cronaca: dopo le prime schermaglie favorevoli ai gialloblù (4-6 al 2’), era il Lazio a prendere in mano le redini grazie al talento di Ilardi, un rebus per la difesa del FVG. Pian piano, i “bianchi” allungavano, chiudendo la prima frazione sul 29-14, con Ilardi autore di ben 13 punti. Il vantaggio cresceva nelle prime curve del secondo quarto (35-14 al 13’), poi i biancoazzurri, anche a causa delle rotazioni, rallentavano ed il Friuli Venezia Giulia ne approfittava per rimanere in partita, soprattutto grazia ai punti di Agnolin (8 punti nel periodo). Si ripartiva dopo il riposo lungo ed il Lazio, sull’asse Polisena-Pasquazi, chiudeva ogni discorso portandosi sul 57-28 al 26’. Ultimi dieci minuti senza particolari emozioni, anche se i gialloblù non lesinavano l’impegno e chiudevano onorevolmente.
Domani, sabato, semifinale 1°-4° per il Lazio alle ore 17.30, mentre il Friuli Venezia Giulia giocherà per il 5°-8° alle 15.30, sempre al PalaItis di Porretta Terme.

MARCHELOMBARDIA 54-82 (14-19; 23-33; 36-57)
MARCHE: Caporaso 6, Latini 5, Accattoli, Montesi 1, Montani 6, Palumbo 2, Dragomanni 8, Acciarri 2, Ricci 5, Bedini 6, Oltolini 1, Conti 12. All. Bertoni.
LOMBARDIA: Scalfi 2, Villa 12, Bertoletti 7, Manera 2, Leto di Priolo 4, Mazzarulli 2, Tartaglia 11, Mandaglio 7, Compaore 15, Sguazzin 12, Maggiorini 4, Curic 4. All. Vitali.

Comincia con una netta vittoria il cammino della Lombardia: la selezione guidata da Luca Vitali si è infatti imposta per 82-54 sulle Marche, al termine di un match di fatto comandato per tutto l’arco dei 40’. A fare la differenza in modo particolare sono state la maggiore fisicità e la grande intensità che la Lombardia ha messo in campo, facendosi trascinare da ben quattro giocatori in doppia cifra, guidati da Farid Campaore, autore di 15 punti. I biancoverdi non hanno perso tempo e sin dalle prime battute hanno cercato di mettere in chiaro le proprie intenzioni spingendosi sul 10-3 con la tripla di Villa. La reazione marchigiana non si è però fatta attendere e si è tradotta in un controbreak di 10-0 suggellato dalla tripla di Ricci, valsa il primo e unico vantaggio della squadra di coach Bertoni. Archiviato il breve passaggio a vuoto, infatti, la Lombardia ha ritrovato il bandolo della matassa e, dopo aver chiuso a +5 il quarto d’apertura, ha schiacciato sul pedale dell’acceleratore, chiudendo con una difesa asfissiante la propria area e cercando la via del canestro grazie alla maggior fisicità: il tassametro del vantaggio biancoverde ha così cominciato a correre fino al +16. Dragomanni ha quindi cercato di limitare i danni, facendo rientrare le Marche negli spogliatoi sotto di dieci lunghezze (23-33), ma nella ripresa la macchina lombarda, sotto la guida di Compaore, ha ripreso a macinare gioco e canestri e ha fatto partire con largo anticipo i titoli di coda del match.

EMILIA ROMAGNAPUGLIA 72-85 (13-20; 34-37; 55-61)
EMILIA-ROMAGNA: Lacchei 7, Zaffarani 12, Midulla 3, Biancoli 5, Giannico 16, Negrini 8, Rambelli 8, Nonni 4, Iorga, Maestri 4, Biolchini 1, Mercatante 4. All. Freddi.
PUGLIA: Rutigliano 14, Netti 2, Dashja 9, Spescha, Di Vagno 14, Di Filippo 2, Procaccio 13, Forte 6, Guerrieri 2, Todisco 2, Lovero 3, Vuovolo 18. All. Spontella.

La Puglia sconfigge, con pieno merito, l’Emilia-Romagna ed accede alle semifinali 1°-4° posto. Sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più dalla selezione in maglia bianca, ma troppe le palle perse e tantissimi i problemi nella gestione dei contatti in entrambe le metà campo. Per gli ospiti (quattro giocatori in doppia cifra) un meritato premio dopo un viaggio allucinante, con arrivo sul parquet del PalaItis alle ore 18, quando la palla a due era prevista per le 17.30. Ora il prossimo avversario per i padroni di casa, domani, sabato, ore 15.30, sarà il Friuli Venezia Giulia.
La cronaca: buona partenza dei locali (7-2), ma immediato controbreak di una Puglia molto aggressiva, sempre pronta a raddoppiare e a strappare palloni ai disattenti portatori di palla emilianoromagnoli (bene Di Vagno). Due triple portavano gli ospiti ad un meritato +7 (9-16), che era anche lo scarto della prima sirena (13-20). Nel secondo quarto l’Emilia-Romagna, con cinque punti consecutivi di Biancoli, metteva il naso avanti sul 23-22, ma era l’unico vantaggio del tempo, perché la formazione di Spontella tornava a +5 sul 27-32 (Vuovolo 9 punti, dominante sotto i tabelloni). Lacchei teneva i compagni in quota e all’intervallo lo svantaggio era di un solo possesso pieno (34-37). La pausa, però, addormentava i ragazzi di coach Freddi perché gli ospiti, in poco più di un minuto, salivano a +9 (35-44, Vuovolo 14), che diventava +10 (41-51) al 24’ e +12 (43-55) sessanta secondi più tardi. Giannico si prendeva i compagni sulle spalle, ma l’Emilia-Romagna si doveva accontentare di chiudere il periodo sul -6 (57-63). Ultima frazione e le ultime speranze si affievolivano azione dopo azione, con la Puglia che arrivava ad un +13 (62-75) che, a quattro giri di lancette dalla fine, decretava, virtualmente, la fine delle ostilità.

TOSCANAVENETO 63-64 (13-16; 31-38; 44-52)
TOSCANA: Paoli 1, Mele 9, Boscolo 3, Fredianelli 7, Bettini 7, Branchetti 11, Capodagli, Risaliti 9, Ciccarone 12, Calvi, Harabagiu 2, Naldi 2. All. Cotza.
VENETO: Benetti 2, Bruniera, Chinedun 9, Favetta 9, Gasparoni 17, Oproaia 3, Panighel 12, Perugi 6, Rosada, Trentadue 6, Venturato, Zandarin. All. Tanozzi.

Le emozioni sono state le assolute protagoniste della sfida che ha visto il Veneto prevalere all’ultimo respiro sulla Toscana per 64-63: a dipanare l’intricatissima matassa del match è stato il canestro mandato a bersaglio da Nicola Gasperoni a 17” dal suono della quarta sirena. L’equilibrio l’ha fatta da padrone sin da un primo quarto in cui il Veneto ha cercato di dettare il passo, ma è stato braccato da una Toscana che, trascinata da Ciccarone, è riuscita a restare a contatto, per poi controsorpassare grazie a Branchetti. Un vantaggio durato però lo spazio di pochi istanti, perché il Veneto ha ben presto ripreso la testa della gara, rientrando negli spogliatoi a +7 con il canestro a fil di sirena di Perugi. La pausa di metà gara ha avuto l’effetto di una scossa per la Toscana che, al ritorno sul parquet, puntando su difesa e contropiede, ha messo a segno un 8-0 di break suggellato dal canestro di Risaliti, valso il nuovo vantaggio. Tutto da rifare, quindi, per la formazione veneta che, in chiusura di frazione, ha cercato nuovamente di prendere quota, entrando nei 10’ conclusivi con otto lunghezze di vantaggio (44-52). Un cuscinetto di vantaggio che non è bastato però a sparigliare le carte in tavola: la Toscana è, infatti, rimasta aggrappata al match e ha ingaggiato un lungo testa a testa deciso dal canestro del veneto Gasperoni, a cui Boscolo ha cercato di rispondere senza successo.

SECONDA GIORNATA

L’Emilia-Romagna si aggiudica, contro il Friuli Venezia Giulia, la seconda gara del “2° Trofeo Madonna del Ponte” e si qualifica per la finale 5°-6° posto. Una vittoria importante per i biancorossi che dovevano reagire dopo lo stop della partita d’esordio con la Puglia. L’infortunio a Mercatante aveva fatto pensare ad un esito diverso, ma il gruppo ha trovato risorse in teoriche seconde linee come Nonni e Maestri. Adesso, per chiudere con un sorriso, bisognerà superare l’ostica Toscana.
Domenica 15 settembre in programma le quattro finali:
LIZZANO IN BELVEDERE
Ore 09.30 7°-8°: Friuli Venezia Giulia-Marche
PORRETTA TERME
Ore 10.00 5°6°: Emilia Romagna-Toscana
Ore 15.30 3°-4°: Puglia-Veneto
Ore 17.30 1°-2°: Lazio-Lombardia

FRIULI VENEZIA GIULIAEMILIA ROMAGNA 57-71 (14-22; 39-38; 53-54)
FVG: Pugliese 10, Jogan 2, Bellantoni 6, Braini, Petrei 5, Krizman 4, Finatti 4, De Stefani 2, Scian 15, Giani, Agnolin 9, Cecutti. All. Donati.
EMILIA-ROMAGNA: Lacchei 3, Zaffarani 9, Midulla 7, Biancoli 2, Giannico 3, Negrini 12, Rambelli 10, Nonni 12, Iorga, Maestri 10, Biolchini, Mercatante 3. All. Catrambone.

L’Emilia-Romagna si riscatta e vince, soffrendo, contro il Friuli Venezia Giulia e disputerà, domenica mattina a Porretta Terme, la finale 5°-6° posto contro la Toscana. Per i biancorossi menzioni speciali per i lunghi Nonni e Maestri, che sono stati determinanti nell’ultima, decisiva, frazione.
L’Emilia-Romagna era scattata meglio dai blocchi (2-8 e 8-15) grazie a Rambelli e ad un buon lavoro a rimbalzo, merito, in primis, di Mercatante (out, poi, per infortunio). L’onda lunga proseguiva fino al 20-31 del 14’, ma, improvvisamente, la difesa veniva costantemente bucata dagli 1vs1 dei gialloblu. Pian piano, il Friuli Venezia Giulia si riportava sotto e sorpassava, meritatamente, col play Pugliese (36-34), autore di 8 punti nel quarto. Terza frazione e la difesa dei biancorossi tornava a farsi valere. Massimo allungo sul 42-47 (tripla di Midulla), ma i momenti di sbandamento proseguivano e sulla sirena “gli ospiti” si riportavano a contatto (53-54). I lunghi tentacoli di Nonni aiutavano l’Emilia-Romagna nelle prime curve dell’ultimo quarto. Anche Maestri si faceva valere, mentre il FVG si spegneva minuto dopo minuto. Alla fine, il divario era ingeneroso per la formazione di coach Donati, ma il merito va ad una selezione, quella di casa, che è cresciuta nel momento decisivo del match.

MARCHETOSCANA 37-80
(8-28; 20-44; 27-68)
MARCHE: Caporaso 2, Montesi 4, Dragomanni, Montanini 1, Ricci 3, Acciarri 6, Latini 2, Accattoli, Palumbo 6, Bedini 2, Conti 6, Oltolini 5. All. Bertoni.
TOSCANA: Paoli 3, Mele 6, Boscolo 8, Fredianelli 11, Bettini 6, Branchetti 7, Capodagli, Risaliti 12, Ciccarone 9, Calvi 12, Naldi 2, Harabagiu 4. All. Cotza.

Pronto riscatto della Toscana che, dopo il ko patito all’ultimo respiro contro il Veneto, si è resa protagonista di una prova di forza contro le Marche, battute con un perentorio 80-37; a brillare per la formazione guidata in panchina dal duo Cotza-Vercesi è stato il collettivo, che ha portato in doppia cifra tre giocatori (12 punti a testa per Calvi e Risaliti). La Toscana ha subito schiacciato sul pedale dell’acceleratore con le triple di Fredianelli e Risaliti, raggiungendo la prima doppia cifra di vantaggio sul 13-2. Anche in difesa la macchina biancorossa ha però funzionato alla perfezione, concedendo soltanto 8 punti nei primi 10’ alle Marche che, nonostante una prova coraggiosa, non hanno trovato le giuste contromisure per fermare gli avversari, capaci di far correre il tassametro del loro vantaggio fino all’80-37 finale.

LAZIOPUGLIA 95-71 (31-14; 49-39; 70-56)
LAZIO: Rebernik 2, Pollastrelli 2, Varanese 15, Mazzanti 6, Polisena 18, De Benedictis 1, Longo 2, Rotondo, Asci 2, Ilardi 34, Pasquazi 13, Pisco. All. Montesi.
PUGLIA: Rutigliano 6, Netti 2, Dashja, Spescha 2, Di Vagno 19, Di Filippo, Procaccio, Forte, Guerrieri 11, Todisco, Lovero 4, Vuovolo 27. All. Spontella.

Il Lazio è la prima finalista del “2° Trofeo Madonna del Ponte”. Vittoria meritata per i ragazzi di coach Montesi che hanno ipotecato il match nei primi dieci minuti, riuscendo, poi, a gestire il vantaggio nei successivi trenta, nonostante la tenacia della formazione pugliese. Palma del migliore in campo ad Ilardi, assolutamente inarrestabile in ogni posizione del campo.
Dopo le prime schermaglie (5-7 al 4’), il secondo fallo del totem pugliese Vuovolo era una manna per i lunghi laziali, che iniziavano a banchettare nell’area avversaria, con la coppia Ilardi-Pasquazi immarcabile (20 punti nei primi dieci minuti). Il break di 15-2 (20-9 al 7’) era la logica conseguenza, con i biancoazzurri che chiudevano il quarto con un roboante 31-14. La Puglia era obbligata a reinserire Vuovolo e grazie ai suoi 12 punti e al supporto della guardia Di Vagno, la forbice scendeva a cavallo della doppia cifra, con il Lazio (Ilardi 18) che andava all’intervallo sul 49-39. Il buon momento dei ragazzi di Spontella proseguiva nelle prime battute del terzo periodo, con Vuovolo che, dai 6.75, realizzava il -4 (51-47). Ilardi, però, non era d’accordo e tornava a fare la differenza arrivando a quota 30 proprio sul suono della terza sirena (70-56). La Puglia perdeva per infortunio Di Vagno e abbandonava ogni speranza di raggiungere la finalissima, anche se la grinta non abbandonava la truppa biancoblu (anche -10, 72-62, al 34’).

LOMBARDIAVENETO 79-72 (19-26; 45-44; 58-60)
LOMBARDIA: Scalfi 8, Villa 10, Bertoletti 2, Manera 5, Leto di Priolo 4, Mazzarulli 3, Tartaglia, Mandaglio 7, Compaore 19, Sguazzin 17, Maggiorini 2, Curic 2. All. Nale.
VENETO: Trentadue 7, Rosada 2, Oproaia 2, Bruniera 2, Perugi 5, Venturato 5, Panighel 19, Zandarin, Gasparoni 19, Favetta 5, Chinedun 6, Benetti. All. Tanozzi.

La Lombardia strappa il pass per la finale battendo il Veneto 79-72, al termine di una partita ricca di emozioni ed intensità. Un successo su cui ci sono le firme in calce di Farid Compaore, miglior realizzatore dell’incontro con 19 punti e Mattia Sguazzin, i quali si sono caricati la squadra sulle spalle nel momento di massima difficoltà, dando un contributo decisivo alla rimonta vincente biancoverde. Il Veneto ha però accarezzato per larghi tratti del match la possibilità di piazzare il colpaccio: con le triple di Gasparoni e Perugi, infatti, i bianconeri hanno provato l’allungo nel primo quarto, chiuso a +7. Un gap azzerato però dalla Lombardia, che ha prima pareggiato i conti con la schiacciata di Compaore e poi messo la freccia del sorpasso in chiusura di tempo. Ne è nata così una lunga battaglia testa a testa, che il Veneto ha cercato di vincere portandosi anche a +7 all’alba della quarta frazione. Quando, però, la Lombardia ha alzato il quintetto, Sguazzin e Compaore sono saliti in cattedra, griffando il colpo di reni vincente.

TERZA GIORNATA

La Lombardia succede all’Emilia-Romagna nell’albo d’oro del “Trofeo della Madonna del Ponte”, manifestazione riservata a selezioni regionali Under 15, che si è disputata tra Porretta Terme e Lizzano in Belvedere. Come nel 2023 aveva vinto, senza discussioni, l’Emilia-Romagna, in questo 2024 i ragazzi in maglia verde hanno alzato, meritatamente, la Coppa offerta dallo sponsor BCC Felsinea. Qualche patema c’era stato in semifinale contro il Veneto, mentre la finale è stata, sorprendentemente, a senso unico.
E i nostri ragazzi? Non hanno lesinato l’impegno e sicuramente l’infortunio occorso a Mercatante non ha aiutato, ma, il sesto posto finale non può soddisfare. Ora, ci attendiamo altre prestazioni alla Ludec Cup e, soprattutto, al “Memorial Fabbri”, in programma nei primi giorni di gennaio.

FINALE 7°-8° | FRIULI VENEZIA GIULIAMARCHE 83-84 (22-19; 37-39; 49-61)
FRIULI-VENEZIA GIULIA: Pugliese 9, Jogan 3, Bellantoni 11, Braini 4, Petrei 3, Krizman 7, Finatti 10, De Stefani, Scian 17, Giani 2, Agnolin 14, Cecutti 3. All. Donati.
MARCHE: Caporaso 3, Montesi 12, Dragomanni 9, Montani 8, Ricci 1, Acciarri 5, Latini 13, Accattoli 9, Palumbo, Bedini 6, Conti 15, Oltolini 4. All. Bertoni.

Le Marche si aggiudicano la settima posizione finale dopo aver piegato il Friuli Venezia-Giulia per 84-83, al termine di un match denso di emozioni e dal finale al cardiopalma. La selezione marchigiana, dopo aver inseguito per tutto il primo quarto, infatti, è riuscita a mettere la testa avanti rientrando negli spogliatoi sul +2 (39-37). Un tesoretto di vantaggio poi rimpinguato fino alle 14 lunghezze toccate all’alba della quarta frazione. Il disavanzo non ha però spento le speranze dei gialloblù che, canestro dopo canestro, trascinato da Finatti, hanno risalito la corrente arrivando a toccare – approfittando anche di qualche errore marchigiano in lunetta nei secondi conclusivi – il -1. Nell’ultimo possesso, però, la formazione gialloblu non è riuscita a capitalizzare i quasi sei secondi a disposizione e così le Marche hanno potuto allontanare definitivamente lo spauracchio della rimonta.

FINALE 5°-6° | EMILIA ROMAGNATOSCANA 68-78 (18-26; 32-48; 53-56)
EMILIA-ROMAGNA: Lacchei 2, Zaffarani 13, Midulla 3, Biancoli, Giannico 6, Negrini 7, Rambelli 1, Nonni 13, Iorga, Maestri 19, Biolchini 4, Mercatante ne. All. Carnaroli.
TOSCANA: Paoli 4, Mele 8, Boscolo 5, Fredianelli 13, Bettini, Branchetti 13, Capodagli 3, Risaliti 10, Ciccarone 11, Calvi 7, Naldi 2, Harabagiu 2. All. Cotza.

L’Emilia-Romagna chiude al sesto posto il “2° Trofeo Madonna del Ponte”. Anche contro la Toscana, come già era accaduto nella prima giornata con la Puglia, troppe le disattenzioni difensive, soprattutto nel decisivo secondo quarto, che sono costate una partita assolutamente alla portata della nostra selezione.
La Toscana aveva fatto subito intuire le sue intenzioni bellicosi (5-11 al 4’), ma il successivo break interno di 8-0, aveva fatto pensare ad un match decisamente equilibrato. Fino al 16-17 dell’8’, in effetti, era così, ma poi i ragazzi in maglia rossa acceleravano e chiudevano il primo periodo sul 18-26. Si ripartiva con qualche sprazzo dell’Emilia-Romagna (23-26), ma, poi, le continue disattenzioni difensive venivano pagate a caro prezzo: parziale di 0-14, 23-40 al 15’ ed una montagna impossibile da scalare per i “nostri”. Nella ripresa i bianchi si appoggiavano alla solita coppia di lunghi Maestri-Nonni, che riportavano i compagni a -9 (43-52 al 24’, col reggiano già a quota 18). Tre punti del play Zaffarani e 46-52, tripla di Midulla e 49-54 al 28’, 2/2 dalla lunetta di Zaffarani e quarto che si chiudeva con un insperato -3 (53-56). La conclusione dai 6.75 di Giannico valeva il -2 (56-58), ma Risaliti rispondeva presente nel momento del bisogno e riportava la Toscana sul +7 (58-65 al 34’). L’Emilia-Romagna ci provava con tutte le sue forze a riavvicinarsi, ma il cuore non era sufficiente per completare la rimonta e gli ospiti potevano, con merito, festeggiare il quinto posto finale.

FINALE 3°-4° | PUGLIAVENETO 55-79
(20-26; 41-47; 51-66)
PUGLIA: Rutigliano 3, Netti 3, Dashja 5, Spescha 5, Di Vagno ne, Di Filippo 1, Procaccio 11, Forte 4, Guerrieri 2, Todisco, Lovero 2, Vuovolo 19. All. Spontella.
VENETO: Trentadue 9, Rosada 4, Oproaia 9, Brunera, Perugi 10, Venturato, Panighel 14, Zandarin, Gasparoni 4, Favetta 15, Chinedun 8, Benetti 8. All. Tanozzi.

Il Veneto conquista il terzo posto superando la Puglia in una sfida condotta, praticamente, dalla prima all’ultima azione. Più alta, più tecnica, più profonda nel roster la formazione (stranamente) in maglia gialla, mentre i ragazzi di coach Spontella hanno pagato stanchezza e l’assenza della guardia Di Vagno, forse il giocatore più futuribile del gruppo.
Dopo un avvio in equilibrio, il Veneto faceva pagare alla Puglia la differenza di centimetri e saliva prima sul 6-14 al 5’ e poi sul 9-21 all’8’. Era uno scatenato Vuovolo (12 punti nei primi dieci minuti) a riportare sotto i compagni ed alla prima pausa il tabellone segnava 20-26. Nella seconda frazione, subito un’accelerata del Veneto (24-35), ma Procaccio “faceva il Vuovolo” e rimetteva la Puglia a contatto (35-37 al 15’). L’equilibrio proseguiva fino agli ultimi sessanta secondi del tempo, quando il Veneto faceva un piccolo allungo, entrando negli spogliatoi sul +6 (41-47). L’onda lunga proseguiva nel terzo quarto, con Favetta che segnava 6 punti, portando la sua squadra a +14 (41-55). Il Veneto gestiva senza troppi problemi il vantaggio e si arrivava alla penultima sirena sul 51-66. La Puglia non smetteva di lottare, ma la benzina era finita (51-77 al 35’).

FINALE 1°-2° | LAZIOLOMBARDIA 74-98 (22-34; 43-55; 58-78)
LAZIO: Rebernik 4, Pollastrelli 7, Varanese 7, Mazzanti 2, Polisena 8, De Benedictis 2, Longo 2, Rotondo, Asci 2, Ilardi 19, Pasquazi 19, Pisco 2. All. Montesi.
LOMBARDIA: Scalfi 7, Villa 14, Bertoletti 8, Manera 3, Leto di Priolo 6, Mazzarulli 2, Tartaglia 7, Mandaglio, Compaore 19, Sguazzin 30, Maggiorini, Curic 2. All. Vitali.

La Lombardia si aggiudica il “2° Trofeo Madonna del Ponte”, sconfiggendo, in una finale sinceramente meno equilibrata del previsto, il Lazio. Trascinata in attacco dalla coppia Sguazzin-Compaore (complessivamente 49 punti, sui 98 della squadra), la selezione guidata dall’RTT Luca Vitali, è scattata bene dai blocchi, ha accelerato ed ha dominato una formazione che tanto aveva ben impressionato nelle prime due giornate. Ilardi e Pasquazi hanno fatto quello che hanno potuto, ma è il contorno che è mancato, con la Lombardia che ha confermato di avere una panchina lunghissima.
La cronaca: pirotecnici i primi dieci minuti, con le due squadre che rispondevano colpo su colpo nella prima parte (12-12); successivamente, grazie prima a Sguazzin e poi alla coppia Villa-Compaore, la Lombardia volava a +12 sul 22-34 al 10’. Nella seconda frazione, i biancoverdi raggiungevano il massimo vantaggio sul 29-45 (bene Bertoletti), anche perché riuscivano a limitare il temutissimo Ilardi. Il Lazio era costantemente sull’orlo del precipizio, ma trovava linfa nel lungo Pasquazi, che trascinava di peso i compagni al nuovo -12 del 20’ (43-55). Al rientro in campo, ci si aspettava che i biancoazzurri dessero una scossa alla finale, invece, Compaore, Sguazzin e Villa, regalavano un +23 (45-68 al 24’) che aveva il sapore della sentenza. Ovviamente il Lazio non si arrendeva così facilmente, ma al 30’ il divario era chiaro: 58-78. I biancoazzurri provavano a rientrare nel match (66-80), ma l’ossigeno era finito e la Lombardia poteva festeggiare un meritatissimo successo, toccando il massimo vantaggio sul 71-98, ad ottanta secondi dal gong.

Simone Motola – Ufficio Stampa FIP Emilia-Romagna