A tu per tu con Claudia Colli

27 luglio 2017 AUTORE: Enrico Ferranti
A tu per tu con Claudia Colli

“Per me il basket significa tanto: non è solo uno sport, ma è un modo di vivere completamente diverso da molti dei miei coetanei”. Claudia Colli, guardia classe 1996, si racconta e ci parla di lei. “La pallacanestro”, le sue parole, “mi ha aiutato a crescere come persona, regalandomi sempre emozioni fortissime fin dalla prima partita della palestra a Buccinasco dove giocavo con il maschile e mi ha permesso di conoscere tantissime persone e di instaurare – con alcune di loro – dei legami straordinari”. La carriera di Claudia è, indubbiamente, di grande rilievo: “Ho iniziato (all’età di 10 anni) con il maschile appunto nella mia cittadina fuori Milano per poi passare – all’età di 13 anni – a quello femminile. Ho fatto 3 anni delle mie giovanili a Geas, una società che mi ha fatto crescere parecchio e con cui ho avuto molte soddisfazioni ripagate da scudetti e trofei vinti. Ho iniziato a giocare nella categoria senior in A3 a Novara e ho fatto poi 2 anni in A2 a Sanga e 2 a Carugate dove ho imparato molto da entrambe le esperienze e dove mi sono confrontata con gente più grande che di pallacanestro ne sa (vedi Susanna Stabile, per fare un esempio). Da settembre inizierò a giocare a Castelnuovo Scrivia e non vedo l’ora”. Pregi e difetti? “Penso di dover migliorare sull’arresto e tiro e di non mollare mai con la testa; per quanto riguarda i pregi sono una giocatrice atletica che sa leggere i punti deboli delle avversarie”. “Oltre al basket”, conclude Claudia Colli, “studio Management pubblico e quando rimane tempo guardo film o esco con gli amici! Progetti futuri? Sicuramente imparare il più possibile e costruirmi un futuro stabile, sia in campo lavorativo che sportivo”.

Intervista di Enrico Ferranti